Nel gran finale del campionato International Grand Prix, il bergamasco si riprende il titolo dopo due anni di digiuno.
La International Grand Prix ha chiuso in bellezza la stagione nella prestigiosa cornice del Mugello Circuit, dove i piloti si sono sfidati per un’ultima, decisiva battaglia che ha regalato emozioni ed assegnato i titoli 2015.
Nella 250GP, Jarno Ronzoni si è laureato campione sulla Aprilia del team Nico Racing amministrando il margine in classifica su un indomito Patrizio Binucci. Il perugino, staccato di 11 punti dal capoclassifica alla vigilia, ha fatto l’”hat trick” aggiudicandosi pole position, vittoria e giro veloce (2’01.212).
“Finalmente è arrivata una vittoria in questo 2015 – ha commentato il numero 77 – Ho tirato forte per tutta la gara, ma Jarno si poteva accontentare del podio e quindi è restato più tranquillo. Ci riproveremo il prossimo anno”.
Una prestazione maiuscola, quella di Binucci, ma insufficiente per erodere il vantaggio di Ronzoni, terzo al traguardo.
“Dopo due anni abbiamo riportato il trofeo a casa – le parole del neo-campione bergamasco – Non sono contento, di più. È stata una gara lunga, volevo a tutti costi evitare errori ma amministrare senza forzare è stato quasi più faticoso che attaccare”.
Tra i due si è inserita la wild-card Paolo Favalli, che ha guidato la gara nelle fasi iniziali prima di subire l’attacco di Binucci in staccata alla San Donato.
“Ho provato a stare con Binucci ma la fatica si è fatta sentire e progressivamente ero sempre meno incisivo in staccata e nei cambi di direzione – ha dichiarato – Ho anche avuto un paio di problemi nei cambi di marcia quando negli ultimi giri stavo cercando di rifarmi sotto, ma va bene così. Il bilancio resta molto positivo, il fine settimana ha superato le mie aspettative”.
Come Ronzoni, anche Lorenzo Linari avrebbe potuto optare per una tattica conservativa nella 250SP, forte di un vantaggio di 24 punti. Il pilota su Aprilia non si è invece sottratto alla bagarre con ossi duri come Gabriele Gnani e Roberto Marchetti, aggiudicandosi la classifica di categoria davanti a Luca Petrini e Manolo Verdi, in un podio tutto toscano.
“Che lotte! – ha commentato – Con Marchetti, fino a metà gara, siamo andati insieme a caccia di Gnani. Poi abbiamo raggiunto anche Paoletti ed eravamo davanti alla Bucine ma ci ha ripreso prima del traguardo. È stata una gara divertente. Volevo amministrare, ma sono stato preso dallo spirito della competizione (ride)”.
Marchetti, dal canto suo, si è consolato con la vittoria della 125GP, precedendo sul podio il giovane Alessandro Pozzo e Michele Forcella. Gabriele Gnani, suo malgrado, ha dovuto ritirarsi a metà gara per problemi al cambio. Il titolo 2015 va invece a Andrea Bergamaschini, assente a causa di un infortunio in allenamento con la moto da cross.
“Sono partito male, ma sono riuscito a recuperare subito qualche posizione, trovando Gnani davanti a me – ha raccontato Marchetti – Sembrava un po’ abbottonato, quindi ho preso fiducia e cominciato a spingere. Stavamo entrambi forzando al massimo in fase di percorrenza per non perdere il contatto con le 250. Peccato che lui abbia avuto un problema, perché avremmo potuto chiudere in crescendo, con un finale spettacolare”.
Arrivederci, dunque, al 2016 per una stagione ancora più ricca di sfide ed emozioni.
Un ringraziamento speciale a Magigas, Castrol, GTT Racing Service Arai e BER per l’assistenza durante l’intera stagione.
Ancora una volta, da sottolineare l’ottimo rendimento delle coperture Bridgestone Battlax, fornite in pista dalla Ideal Gomme di Fabriano.
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