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Academy: sacrificio uguale risultati

Al via la seconda giornata di test, Domenica 20, nell'autodromo di Misano.

Niko Barani ha confermato i tempi di ieri, con un passo di 1'54 alto nel primo turno di prove libere, nonostante la mattina abbia accusato uno scarso feeling con la moto. Ma questo è un segnale positivo, la cosa non deve trarre in inganno. Conferma che, anche con una moto non al top, riesce a far registrare buoni tempi: "questa mattina ho provato a forzare un pò di più, volevo provare ad abbassare i tempi, ma accusavo scarso feeling con la moto. Non la sentivo molto stabile, non mi dava sicurezza. Si scomponeva molto nella percorrenza della curve, però sono uscito abbastanza soddisfatto dal primo turno, perchè sono rimasto costante con i tempi".

Anche nel 2° turno il passo rimane il medesimo, il tempo più basso registrato è 1'54'09: "tra il primo ed il secondo turno i meccanici hanno cambiato la gomma, mettendone una nuova, e ritarato la forcella. Mi sono trovato molto meglio e questo mi ha permesso di abbassare qualcosina."

Il feeling globale con la moto sta migliorando, afferma Niko, deve solo acquistare più sicurezza nelle staccate e nella percorrenza: "devo imparare a tenerla più salda. La reattività che ha è un'altra cosa rispetto alla Sp. Senza contare che vengo da quasi un anno di stop, quindi non solo devo adattarmi alla nuova moto, ma anche riprendermi un pò ai ritmi della guida in pista".

È il 3° turno che vede il tempo abbassarsi; Niko chiude il week end di test con il suo miglior tempo 1'53''35: "sono veramente soddisfatto. Se devo essere sincero non ero entrato con l'intenzione di abbassare il tempo, ma di confermare quelli dei turni precedenti. Però mi sentivo bene, ero carico, ho visto dei ragazzi davanti e, con un pò di agonismo, ho provato a stargli dietro. Quando nel tabellone ho visto 1'53 sono stato felicissimo."

Per Davis Castellani invece giornata nera; i problemi all'impianto frenante non solo hanno persistito, ma sono anche peggiorati, nonostante il team abbia dedicato tutte le sue forze e risorse alla risoluzione del problema.

Davis, che oggi appariva più rilassato di ieri, ma ugualmente motivato, è stato costretto a rientrare subito ai box durante il turno delle ore 11, senza far registrare un tempo. La ruota della sua Honda si bloccava e ciò l'ha obbligato al ritiro.

I meccanici hanno celermente sostituito tutto l'avantreno della moto, in modo da permettere a Davis di provare nel secondo turno.

Sfortunatamente però, l'impianto frenante continuava a dare problemi ed ha costretto nuovamente il pilota a rientrare ai box subito dopo il primo giro. Ed è proprio mentre rientrava che la ruota si è bloccata, facendo cadere Davis, che è stato in seguito visitato dal Centro Medico, con un esito di contusione alla clavicola sinistra: "anche se i meccanici hanno fatto un ottimo lavoro sostituendo in tempo tutto l'anteriore, il problema della ruota che rallentava e poi ripartiva si è manifestato anche al secondo turno di prove. Ho provato a continuare ma non andava e cosi ho deciso di rientrare ai box, soltanto che in quel punto la ruota si è bloccata del tutto e sono caduto".

La contusione ha costretto Davis a rinunciare al 3° turno di prove, per non rischiare peggioramenti in vista della prima gara dell'IGP. Quella che era partita come una buona giornata si è conclusa male per lui, ma questo non ha abbattuto il giovane pilota che, voglioso di mettersi in gioco, sarebbe stato intenzionato a provare ugualmente nel turno delle 16: "tuttavia è stato un fine settimana positivo, con la squadra mi sono trovato bene, ed ho socializzato con un circuito in cui non avevo mai girato. Peccato per la caduta; fosse stato per me avrei provato ugualmente a fare il 3° turno."

Il week end di test si è concluso in maniera abbastanza positiva per i piloti del nuovo progetto Academy. Non solo hanno avuto modo di poter vivere la propria passione, correre in moto, ma di capire come si comporta una vera moto da Gran Premio e le dinamiche di un team. Perchè fare il pilota non è solo correre e dare gas, ma anche lavorare a stretto contatto con i componenti della squadra.

Ma i piloti non sono gli unici giovani a prendere parte a questo progetto. Per questa stagione, il direttore tecnico, seguirà tre studenti che, per passione, hanno deciso di fare un "tirocinio" nel regno delle 2 tempi. Flavio Ciccarone, Piero Massari e Vito Lacasella si sono dedicati con anima e corpo a questa nuova esperienza. Flavio, studente di Ingegneria Meccanica, vive per i motori. Sta infatti costruendo un motore replica dell'Aprilia Rsw 250, bicilindrica con aspirazione a disco rotante. Un bel progetto che ha tutte le carte in regola per poter essere realizzato: "Marchetti mi ha fatto un offerta che non potevo rifiutare (ride). Lavorare cosi, direttamente su un 2 tempi da Gran Premio non capita tutti i giorni. Adoro questo tipo di motori, sono razionali ed intuitivi. Mi dedico già a motori stradali come quello della Mito o dell'Aprilia Rs, ma questi sono tutta un'altra cosa. Stare nel team mi permette di conoscere le particolarità e la meccanica di un motore da corsa."

Piero invece è iscritto alla Motorsport Technical School, un corso mirato a formare tecnici nell'ambito delle corse : "Mi piace il settore del motorsport. Mi interessa sviluppare una visione a tutto tondo di come funziona una moto, e fare esperienza in un team di corse, cosa che sicuramente mi sarà preziosa. Mi piacciono i motori sia a 4 che 2 tempi; quest'ultimi li trovo molto più semplici, ma con prestazioni altrettanto valide".Vito invece è uno studente di Ingegneria Elettronica ad Indirizzo Industriale, quindi non è difficile immaginare il suo interesse: "della moto mi interessa molto la parte elettrica, sopratutto gli aspetti della telemetria, ma prima di arrivare a quei livelli è necessario conoscere la moto nella sua globalità; partire dalla base per poi approfondire".

Non sappiamo se un'esperienza cosi sarà mai riconosciuta ufficialmente dall'Università, ma è certo che servirà al loro curriculum formativo, ed al loro futuro.

Meritano un ringraziamento gli sponsor che sostengono l'avventura: Rewin, Arai-Ber, Magigas, Nw Sport ed ultimo, ma non meno importante, Castrol.

Niccolò Bellarmino

Igp 2016: la 125 SP è salva!

La scuola dei 2 tempi riparte dalla 125 SP

Le cose semplici, spesso, sono le migliori. Pensiamo, per esempio, alle ricette tradizionali che rappresentano ancora i capisaldi della cucina italiana, o al fascino senza tempo di un paesaggio incontaminato.

Lo stesso vale per il mondo delle due ruote, dove non è un caso che tutti i "big" siano passati dalla scuola dei 2 tempi, luogo ideale per affinare fondamentali come la velocità in curva, sviluppare "occhio" e "orecchio" al motore, e acquisire la sensibilità e scorrevolezza imprescindibili nella guida all’interno di un contesto tecnicamente lineare e accessibile. 

I 2 tempi tuttavia non appartengono solo al passato, anzi. Il loro fascino senza fronzoli e propedeutico fa di loro un vivaio alternativo quanto fertile, e la International Grand Prix (IGP) vuole proiettarlo verso un futuro glorioso, affondando ulteriormente le proprie radici in questo terreno e lanciando nel 2016 la nuova classe cadetta 125 SP.

L’idea è, ancora una volta, semplice: offrire la possibilità di correre su piste di livello internazionale con un budget di acquisto accessibile (a partire da 1500 euro per una moto), in un ambiente competitivo quanto aperto a tutti, all’insegna dello sport e del divertimento. 

La 125 SP sarà divisa a sua volta nelle classi Open e Stock, per agevolare la partecipazione di piloti e mezzi provenienti dai contesti tecnici più disparati, come gare in salita, Trofeo Motoestate, Trofeo Moto Varano, etc.  

La 125 SP si unirà alla già nutrita griglia della IGP – con circa 30 piloti, un terzo dei quali internazionali –  schierandosi insieme alle 125 GP e 250 SP e GP con classifica e premiazione separata.

La convivenza in pista tra l’ottavo e quarto di litro, infatti, non è mai stata problematica – al contrario che tra le 4 tempi, dove le disparità tecniche sono più accentuate – dal momento che entrambe fanno della velocità in curva il proprio tratto distintivo. Il via libera dalla Fmi per mano del coordinatore nazionale, Simone Folgori, è stato concesso con l’accordo dello sbarramento del limite del 120% dalla pole position. In questo modo sarà garantita la massima sicurezza in pista.

Mossi i primi passi nella 125 SP, lo "step" successivo è naturalmente la 125 GP dove, con una spesa economica di poco maggiore, il pilota può cimentarsi con moto più “vivaci” – circa 45cv per 70 chili di peso – capaci di regalare emozioni ancora più forti.

A questo proposito, è nato il progetto “Grand Prix Academy”, che offrirà borse di studio sportive ai piloti più meritevoli, di età non superiore ai 16 anni selezionati anche in base al palmares in miniGP e preMoto3. In palio ci sono due Honda 125 GP, oltre a supporto economico e tecnico con piloti (o ex piloti) ai box ed in pista. L'intento è chiaro: offrire un'alternativa futuribile a coloro che, per diverse ragioni, non hanno la possibilità di competere in altri campionati.

Tornare a scuola non è mai stato così divertente! 

IGP 2016: GRAND PRIX ACADEMY

IGP ACADEMY: spazio ai giovani

Nella Velocità, la strada che porta un giovane promettente al successo è generalmente costellata di curve impegnative e piene di ostacoli. In particolare, il budget necessario per correre rappresenta solitamente l’aspetto più critico per i piloti e le rispettive famiglie. Soprattutto per quanto riguarda il passaggio dalle minimoto alle prime categorie a marce, che riduce in maniera sostanziale il numero di partecipanti, non sempre operando su base meritocratica, con ricadute negative sul vivaio.  

Difficilmente si potrà tornare ai gloriosi tempi della Sport Production, dalla quale sono emersi campioni del calibro di Max Biaggi e Valentino Rossi, ma proprio da questi ha tratto ispirazione il moto club 250 GP, gestore del campionato International Grand Prix (IGP), che ha ideato il progetto Grand Prix Academy per garantire un'alternativa economica ed altamente formativa alla preMoto3 a due giovani piloti con età compresa tra 14 e 16 anni selezionati anche in base ai rispettivi palmares nei campionati minori come MiniGP e PreMoto3. 

Queste “borse di studio sportive” – che abbattono i costi a 800 euro a gara per pilota – comprendono la fornitura delle moto (Honda 125 RS in configurazione GP), assistenza tecnica, manutenzione ordinaria e straordinaria, carburante speciale.

I giovani piloti, inoltre, potranno contare sul supporto, in pista e nei box, di piloti e tecnici di provata esperienza. 

Il campionato si snoda attraverso cinque gare e farà tappa al Mugello, Misano, Imola e Vallelunga, circuiti di fama internazionale, ideali per sviluppare tutti i fondamentali della guida nonché facilmente raggiungibili da ogni parte d’Italia. 

Dal punto di vista della comunicazione, la visibilità è garantita dalla produzione di contenuti testuali, fotografici e video – prima, durante, e dopo ogni gara – curati da un'agenzia di professionisti e diffusi ai partner ufficiali del campionato ed alla stampa di settore, oltre che sui canali ufficiali del campionato IGP (sito web, YouTube, Facebook, newsletter, etc.), al fine di massimizzare l’esposizione mediatica e garantire la massima visibilità agli sponsor. 

L’accademia è ufficialmente aperta. Aspiranti campioni cercasi! 

Le richieste e le documentazioni vanno inviate all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

LOCANDINA

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